The Mumbles -Gower Heritage

Le previsioni del tempo dicono che fino alle ore 19 sarà nuvoloso con pioggia.

Va bene, anzi ci  era sembrato quasi impossibile  non aver visto una goccia d’acqua per cinque giorni di fila.

Il “piano acqua” prevede buon cibo e attività al chiuso.

Cosi decidiamo di andare a fare colazione da Fika un locale delizioso in zona The Mumbles.

Ordiniamo uova con bacon, bagel, caffè e cappuccino. C’è da non crederci, ma è tutto buono, anche il caffè. 

Ora bisogna decidere dove andare e chiediamo un suggerimento alle ragazze che sono al banco. 

Noi avremmo pensato di andare al museo a Swansea, ma quando lo diciamo a loro, queste ci guardano con aria incredula. La ragazza con i capelli rossi, si chiama Molly, si avvicina e per non farsi sentire dagli altri clienti ci sussurra: “A Swansea non c’è niente di bello da vedere, tranne il mare”. Ci consiglia due luoghi, entrambi a poche miglia: una specie di parco didattico al chiuso e al coperto e un laboratorio artistico. Scegliamo il primo.

Quando arriviamo c’è il parcheggio a pagamento, e il biglietto per l’ingresso al parco costa 10 sterline. Funziona così: entri e alla cassa dichiari se fuori hai la macchina. Se ce l’hai il parcheggio non lo paghi. Ecco fatto, non servono biglietti per uscire o casse automatiche. La domanda è: come fanno a sapere qual è la nostra macchina? 

Dentro troviamo la guida che ci spiega come si fa il pane partendo dal grano, ma anche da come si costruisce la ruota del carro che porterà il grano al mulino, con tutte le lavorazioni del legno, del ferro, della pietra per la macina ecc. 

C’è il mulino che funziona e alla fine il pane viene cotto davvero. Nello stesso modo si trovano le lavorazioni della lana, e del latte. Ci sono poi gli animali: pony, galline, oche, anatre ecc. ci sono le incubatrici ed è possibile assistere alla nascita dei pulcini.

Quando reputiamo di aver visto troppo, torniamo a casa e ci prendiamo un po’ di tempo di relax.

Dopo le 19 continua ad essere brutto tempo e  usciamo soltanto per andare a prenderci una pizza da asporto. In macchina al ritorno, c’è un buon profumino di basilico che ci fa pensare all’Italia.

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