Prima delle nove vogliamo essere alla Hertz per ritirare l’auto che ci porterà lungo la Route. Quando la città non è ancora abbastanza sveglia, noi ci avviamo a piedi verso l’agenzia.
Mentre ci troviamo su uno dei tanti ponti di Chicago, una ragazza che sta facendo jogging, si ferma e ci chiede se vogliamo una foto. Come rifiutare?
Ecco così immortalati i quattro drivers di questa avventura!
Guardo stupita la targa dell’auto che ci stanno consegnando, dice: “In God we trust”…ok va bene.
Dopo aver ritirato la macchina, è obbligatorio, (si fa per dire) recarsi al punto di partenza della nostra strada. Ci portiamo perciò all’angolo fra la Michigan e la Adam Avenue e a turno ci facciamo la foto accanto all’iconico cartello.
Ora possiamo partire: la nostra destinazione è St Louis.
Sull’ora di pranzo ci troviamo a Lexington e dopo esserci rifocillati proseguiamo.
Ci fermiamo poi a Springfield, non a quella dei Simpson. (Ci sono molte Springfield negli Stati Uniti) Qui c’è la casa di Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti di America. La casa, insieme a quelle dei vicini, fa parte adesso di un centro museale.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a St. Louis. Questa cittadina non ha niente di particolare, è piuttosto degradata e alle otto di sera è praticamente deserta.
Per rimanere in tema con la città, ci diamo a quello che noi chiamiamo “cibo spazzatura” così stasera ci mangiamo hamburger e patatine con tutto l’olio del mondo.
Prima di lasciare la città andiamo a vedere il parco nazionale dove si trova l’Arco della porta e finalmente “possiamo dare qualche punto” a St Louis. Qualcosa di bello c’è anche qui!
Scattiamo un po’ di foto e poi partiamo alla volta di un’altra Springfield, quella in Missouri.